Chi sono
Sono il Dott. Giovanni Vitale - Anestesista Algologo, dal 2009 dirigo un’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Terapia Antalgica e Cure Palliative presso Ospedale Antonio Perrino di Brindisi – ASL BR. Da 31 anni mi interesso della diagnosi e del trattamento del dolore cronico, nel 1987 ho aperto il mio primo studio di Terapia del Dolore.
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Lo specialista del Trattamento del dolore cronico - Algologo
Di solito è uno specialista in Anestesia e Rianimazione, che durante il suo percorso professionale si è perfezionalto in Medicina Del Dolore. In altre parole è in grado di eseguire una diagnosi ed indicare una terapia, sia farmacologica che chirurgica, oppure far eseguire una terapia ad altro specialista Neurochirurgo, Ortopedico, Reumatologo, Psicologo, Consulente Famigliare, Fisioterapista ecc ecc.. Il sintomo dolore può essere trattato con modalità diverse. Un primo metodo può essere quello di somministrare farmaci di potenza analgesica adeguate all'intensità del dolore riferito dal paziente, questo metodo è patrimonio comune per ogni medico, Ciò costituisce indubbiamente una valida alternativa per i dolori acuti e/o destinati a risolversi in poco tempo e comunque, solo in quelle situazioni in cui il dolore possa essere considerato solo come un sintomo della malattia. Ben diverso, invece, è il caso del dolore persistente e di quello cronico, benigno e/o maligno, in cui la sensazione dolorosa perde il suo finalismo di semplice anticipazione e segnale di malattia, ed acquista una connotazione ben più importante. In questo caso il dolore diventa il problema principale del paziente e ne condiziona a tal punto l'esistenza, da relegare quasi in secondo piano la malattia d'origine. In simili circostanze è evidente che il metodo con cui condurre la terapia antalgica e le cure palliative, debba essere più complesso e rivolto necessariamente all'identificazione della causa e dei meccanismi patogenetici del dolore, presupponendo altres“ una profonda conoscenza e padronanza dei mezzi per contrastarli nel rispetto delle Linee-Guida che possono trovare risposta in una dimensione in cui l'agire professionale si confronta con la deontologia, il diritto, il contesto socio-culturale specifico e le politiche sanitarie delle Istituzioni.
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Il dolore cronico
Secondo alcune ricerche scientifiche, attualmente in Italia il dolore cronico non oncologico (Lombosciatalgie, Cervicalgie, Pubalgie, Periartrite scapolo-omerale, gonartrosi, ecc.) interessa oltre 15 milioni di persone, è uno dei più frequenti motivi di consultazione medica. Molti pazienti con dolore cronico consultano molti specialisti, spesso con scarso risultato. Il dolore cronico è oggi la seconda causa di assenteismo dal lavoro per cause mediche: una persona su 5 perde la propria occupazione, il 50% dei pazienti soffre di depressione e il 40% di disturbi ansiosi.
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Trattamento del dolore cronico
Esistono varie possibilità per trattare il sintomo dolore, altra cosa è trattare la malattia dolore ( dolore cronico ), un primo metodo può essere quello di somministrare farmaci di potenza analgesica adeguate all'intensità del dolore riferito dal paziente, questo metodo è patrimonio comune di ogni medico. Ciò costituisce indubbiamente una valida alternativa per i dolori acuti e/o destinati a risolversi in poco tempo e comunque, solo in quelle situazioni in cui il dolore possa essere considerato solo come un sintomo della malattia e non come malattia. Diversa cosa è il caso del dolore persistente e di quello cronico, non oncologico o oncologico, in cui la sensazione dolorosa perde il suo finalismo di semplice anticipazione e segnale di malattia, ed acquista una connotazione ben più importante, quella di malattia. In questo caso il dolore diventa il problema ( la malattia ) principale del paziente e ne condiziona a tal punto l'esistenza, da relegare quasi in secondo piano la malattia d'origine. In simili circostanze è evidente che il metodo con cui condurre la terapia antalgica e le cure palliative, debba essere più complesso e rivolto necessariamente all'identificazione della causa e dei meccanismi patogenetici del dolore, presupponendo altresì una profonda conoscenza e padronanza dei mezzi per contrastarli. Continua a leggere
Posso esserti utile?
E' impensabile che un dolore fisico provato per anni non sia in grado di creare alterazioni anche a livello mentale ed emozionale. Se hai un dolore cronico che dura da mesi, cosa aspetti a prenotare una visita?