LA COLONNA VERTEBRALE AMICA O NEMICA?
A cura della Dott.ssa. Alessandra Vitale - Fisioterapista
La funzione fondamentale della colonna vertebrale è di sostenere come un vero pilastro l'organismo. Essa è infatti quel complesso funzionale responsabile nell'uomo, in stazione eretta, del mantenimento del suo equilibrio. La possibilità di orientare la testa nello spazio, di piegare il corpo in avanti, praticamente fino a dimezzarne l'altezza, di estenderlo all'indietro, di fletterlo lateralmente e infine di ruotarlo, permettendo alla testa, grazie alla somma di tutte le rotazioni nei diversi segmenti, di completare quasi il giro dell'orizzonte, è legata all'articolarità del rachide. La seconda funzione del rachide è quella di proteggere il midollo spinale che passa nel canale vertebrale. Dal punto di vista scheletrico la colonna è costituita da un insieme di segmenti ossei sovrapposti, le vertebre, di forma fondamentalmente analoga tra loro e con caratteristiche particolari, differenti, a seconda del tratto a cui appartengono. Per queste differenze che nella colonna vertebrale distinguiamo un tratto cervicale, uno dorsale, uno lombare e uno sacro-coccigeo. I più sollecitati e mobili, sono il tratto cervicale e quello lombare. La colonna porta in sù la maggiore contraddizione funzionale del corpo umano, del quale è il pilastro centrale di sostegno ma anche lo strumento dotato della massima mobilità. La disposizione segmentaria dello scheletro è la premessa della sua mobilità; la robustezza dei legamenti e la distribuzione dei muscoli sono la garanzia della sua forza e della sua selettività di movimento. Ciò significa che i legamenti per quanto potentissimi concedono per la loro forma e disposizione anatomica una grande mobilità alla colonna, mobilità che viene per così dire utilizzata, realizzata, dal giuoco muscolare che nella colonna normale è un vero mirabile equilibrio di sottili rapporti di forza. Le vertebre sono in numero di 33-34, di cui 7 cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 9 o 10 sacro-coccigee. Disposte una sopra l'altra le vertebre formano il canale vertebrale dentro il quale alloggia il midollo spinale.
Il centro di gravità nell'uomo si trova ad un livello equivalente al 56% dell'altezza del soggetto dalla base d'appoggio. Il baricentro in stazione eretta si trova quindi a livello superiore della terza vertebra sacrale. L'individuo in posizione di riferimento, cioè a capo eretto, spalle simmetriche, talloni uniti, punte dei piedi volte lievemente all'infuori, ha la sua linea di carico sul piano frontale dall'occipite al punto di mezzo tra i talloni, esattamente a dividere il corpo in due metà uguali. Sul piano sagittale, questa linea va dall'apice del cranio passa per la 2^ vert. cervicale, al centro del moncone della spalla, attraversa il corpo vertebrale della 3^ vertebra lombare, passa per l'apice del grande troncartere, per giungere al malleolo esterno proiettandosi al suolo nel centro del quadrilatero di sostegno rappresentato dai piedi.
La nostra colonna spesso è soggetta a diverse patologie vediamo di seguito alcuni esempi:
Artrite reumatoide:
Cervicalgia:
Cervicobrachialgia:
Colpo di frusta cervicale:
Discopatia:
Dorsalgia:
Dorso curvo:
Dorso piatto:
Ernia discale:
Iperlordosi lombare:
Lombalgia:
Lombo-sciatalgia:
Lombo-cruralgia:
Osteoartrosi:
Protusione discale:
Scoliosi:
L'atteggiamento scoliotico:
L'atteggiamento scoliotico è una flessione laterale della colonna non accompagnata da alterazioni strutturali importanti. E' un paramorfismo reversibile.
Spondilite anchilosante:
Spondilolisi:
Spondilolistesi:
Stenosi spinale:
L'Artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica del tessuto connettivo che causa dolore, gonfiore, aumento della temperatura e degenerazione delle articolazioni. Il tessuto articolare che viene maggiomente colpito da questa affezione è la membrana sinoviale. Le conseguenze più comuni sono le deformità dell'articolazione interessata dalla patologia.
Dolore al tratto cervicale della colonna accompagnato spesso da rigidità muscolari, limitazione del movimento e da cefalee.
Dolore cervicale che si irradia all'arto superiore conseguente all'irritazione o compressione di una radice nervosa o di un nervo del plesso brachiale.
Il Colpo di frusta cervicale è un trauma collegato all'infortunistica stradale in cui l'evento non abbia provocato lesioni importanti. Il capo ha subito una brusca sollecitazione in estensione seguita da un altrettanto rapido movimento di difesa in flessione. Classico del tamponamento automobilistico. A tale trauma possono essere collegate a sintomatologie dolorose in corrispondenza del tratto cervicale della colonna e della parte alta del dorso. questi sintomi possono essere accompagnati da cefalee e vertigini.
Con il termine Discopatia si vuole indicare una generica degenerazione del disco intervertebrale. Le strutture che compongono il disco, anello fibroso e nucleo polposo, che hanno il compito di ammortizzare i carichi e le pressioni, degenerano e i tessuti che li compongono perdendo parte delle loro caratteristiche funzionali, compromettendo sensibilmente la loro capacità ammortizzatrice.
La Dorsalgia è un dolore in corrispondenza della zona dorsale della colonna. Alle volte l'algia si può irradiare lungo le arcate costali o in corrispondenza della zona scapolare.
Dorso curvo: quando la curva del tratto dorsale del rachide risulta essere molto accentuata. Può essere definita anche ipercifosi dorsale.
Dorso piatto: quando la normale curva dorsale del rachide è diminuita sensibilmente oppure annullata. Nella figura è illustrata una colonna con tutte e tre le curve rachidee rettilineizzate.
Con il termine Ernia discale si vuole definire una particolare condizione del disco intervertebrale dove le fibre dell'anello fibroso si sono fessurate e la sostanza gelatinosa del nucleo polposo, non più contenuta dalle fibre suddotte, protrude andando a premere sul legamento longitudinale posteriore. Spesso l'erniazione del nucleo può portare alla compressione della radice nervosa. Tale contatto può provocare, a carico della radice nervosa, irritazione e infiammazione oltre che la succitata compressione. I sintomi associati a tale patologia consistono in disturbi di vario genere lungo la radice nervosa interessata dalla irritazione meccanica (sciatalgia , cruralgia, ecc.) ma anche dolori lombari subacuti con rigidità lombare. A seconda della loro localizzazione si riconoscono ernie postero-laterali ed ernie mediane. Le ernie discali si presentano più frequentemente a livello lombare e soprattutto tra i dischi che si trovano tra la 4° e la 5° vertebra lombare e tra la 5° lombare e la 1° sacrale. Con meno frequenza compaiono ad altri livelli del tratto lombare o in corrispondenza del tratto cervicale. Rarissima a livello dorsale.
L'Iperlordosi lombare si verifica quando l 'ampiezza della curva lombare è superiore alla sua normale fisiologia.
La Lombalgia è un dolore localizzato nella parte bassa della schiena. È un termine molto generico non collegabile a nessuna causa in particolare e che necessita, ogni qual volta si presenta, una attenta individuazione dei fattori causali prevalenti per poter effettuare una terapia idonea. Può comparire lentamente oppure in modo acuto a seguito di uno sforzo o un movimento anche banale. In quest'ultimo caso viene chiamato anche "colpo della strega".
La Lombo-sciatalgia è un dolore lombare associato ad algia lungo il decorso del nervo sciatico. Il nervo sciatico è un nervo che decorre nella parte posteriore della coscia fino ad arrivare al piede. Spesso si possono associare disturbi sensitivi o perdita di forza muscolare sempre a carico dell'arto inferiore.
La Lombo-cruralgia è il dolore lombare che si accompagna a fenomeni algici lungo il decorso nel nervo crurale dell'arto inferiore. La zona interessata dal fenomeno è quindi la faccia anteriore della coscia.
L'Osteoartrosi è caratterizzata dalla degenerazione e atrofia della cartilagine articolare. Alle volte si possono formare protuberanze ossee ai bordi delle articolazioni, le membrane sinoviali si ispessiscono e i legamenti si irrigidiscono. I sintomi comprendono rigidità, dolore al movimento e limitazione dell'escursione articolare. Nella colonna vertebrale oltre che a carico delle articolazioni vertebrali si riconoscono processi di usura a livello delle superfici dei corpi vertebrali che vengono denominati spondilosi. Le superfici dei corpi alle volte perdono il loro regolare profilo favorendo la comparsa di becchi ossei chiamati osteofiti.
La Protusione discale è una condizione del disco intervertebrale in cui le fibre situate negli strati profondi dell'anello fibroso, struttura che ha il compito di contenere il nucleo polposo, degenerano e si fessurano. Queste lesioni discali possono dar luogo ad una situazione per cui alcuni frammenti del nucleo sfuggono verso la parte posteriore, causando una sporgenza che deriva dalla spinta sulle fibre superficiali e ancora integre del disco. La distensione delle fibre superficiali del disco e la pressione sul legamento longitudinale posteriore può dar luogo spesso a dolore lombare con sintomatologia che si può irradiare anche agli arti inferiori.
La Scoliosi è una deviazione permanente, laterale e rotatoria del rachide cui conseguono alterazioni estetiche e funzionali. E' un dismorfismo non reversibile.
La Spondilite anchilosante è una malattia degenerativa che colpisce le articolazioni vertebraIi e quelle sacro iliache. Oltre al dolore provoca rigidità e limitazione dei normali movimenti della colonna.
La Spondilolisi è una malattia strutturale della vertebra. E' un indebolimento o una rottura delle lamine, cioè della base che sorregge i processi spinosi.
Spondilolistesi: a causa della spondilolisi a carico della vertebra essa scivola in avanti rispetto alla vertebra sottostante. Quasi sempre tale scivolamento avviene tra la quinta vertebra lombare e la prima sacrale.
La Stenosi spinale è una condizione particolare del canale spinale che si presenta ristretto. Tale situazione può provocare infiammazioni a carico dei nervi ed essere associata a una sintomatologia dolorosa nella zona glutea e in quella posteriore degli arti inferiori.
IL FISIOTERAPISTA AMICO DELLA SCHIENA
La fisiokinesi terapia può essere un alleata utile per la nostra schiena ,consulta un professionista che realizzerà un piano riabilitativo unico adatto alla tua esigenza.
DI VITALE IMPORTANZA SI RIVELA LA GINNASTICA POSTURALE , COME IMPORTANTE è AFFIDARSI NELLE MANI DI UN FISIOTERAPISTA LAUREATO .
Di seguito sono riportati alcuni esercizi:
Ginnastica per il tratto cervicale
Esercizio 1
Posizione supina con gli arti inferiori piegati ed i piedi a terra. Leggere trazioni della testa per 10 secondi posizionando le mani come rappresentato in figura. Ripetere l'esercizio per 5/6 volte.
Esercizio 2
Posizione supina con gli arti inferiori piegati ed i piedi a terra. Lenta e graduale inclinazione laterale del collo con l'aiuto della mano. Mantenere la posizione per 4/5 secondi e passare all'inclinazione dalla parte opposta. Ripetere l'esercizio effettuando 5/6 inclinazioni per lato.
Esercizio 3
Posizione seduta, mani appoggiate sulle cosce, piedi ben appoggiati a terra. Lente e graduali rotazioni del collo verso sinistra e verso destra cercando di guardare dietro la spalla. Eseguire 15 rotazioni per lato.
Esercizio 4
Posizione seduta, mani appoggiate sulle cosce, piedi ben appoggiati a terra. Lente e graduali inclinazioni del collo verso destra e verso sinistra avvicinando l'orecchio alla spalla omolaterale. Eseguire 15 inclinazioni per lato, facendo attenzione a non muovere le spalle
Esercizio 5
Posizione seduta, mani una sopra l'altra collocate dietro il collo. Spingere il collo verso le mani con intensità gradualmente crescente. La contrazione, senza spostamento, deve essere mantenuta per 5 secondi e poi rilasciare. Fare attenzione che la spinta avvenga con il collo e non con la nuca. Eseguire l'esercizio per 6/8 volte.
Ginnastica per il tratto dorsale
Esercizio 6
Supino con gli arti inferiori piegati, braccia distese sul prolungamento del busto, mantenere la posizione ed effettuare 2 respirazioni complete. Portare le braccia verso l'alto arrotondando le spalle ma tenendo il collo e la testa fermi. Mantenere la posizione ed effettuare 2 respirazioni complete.
Esercizio 7
Posizione quadrupedica in appoggio sui gomiti. Inspirare e durante la fase espiratoria portare la colonna verso l'alto e ritorno nella posizione di partenza. Eseguire l'esercizio per 15 volte.
Esercizio 8
Posizione seduta, inclinarsi in avanti appoggiando la fronte e le mani alla parete. Il gomito è flesso a 90°. Staccare le mani dalla parete spingendo le braccia verso dietro. Mantenere il busto e la testa fermi. Eseguire l'esercizio lentamente e per 20 volte.
Ginnastica per il tratto lombare
Esercizio 9
Posizione supina. Flettere lentamente e completamente un arto inferiore e con l'aiuto delle mani avvicinarlo al petto, dalla posizione raggiunta eseguire una respirazione completa. Effettuare alternativamente 10 flessioni dell'arto destro e di quello sinistro.
Esercizio 10
Posizione supina. Flettere un ginocchio portandolo al petto con l'aiuto della mano controlaterale. Contemporaneamente allungare il braccio omolaterale verso l'alto. Ripetere alternativamente l'esercizio 15 volte a sinistra e a destra.
Esercizio 11
Posizione supina, flettere un ginocchio con l'aiuto della mano contro laterale. Portare lentamente l'arto inferiore flesso dalla parte opposta mantenendo l'appoggio delle spalle a terra. Eseguire 5/6 rotazioni ambo i lati.
Esercizio 12
e le braccia sul prolungamento della stessa. Mantenere la posizione di allungamento per 3 respirazioni complete.
Esercizio 13
Posizione quadrupedica. Portarsi nel massimo accovacciamento ed eseguire 3 respirazioni complete. Allungarsi in avanti, appoggiare i gomiti a terra, mantenendo l'appoggio dell'addome a terra sollevare la parte alta del busto ed eseguire 3 respirazioni complete.
Esercizio 14
Posizione supina con gli arti inferiori piegati. Flettere lentamente le ginocchia mantenendo la colonna ben appoggiata a terra. Eseguire l'esercizio per 20/25 volte.
Esercizio 15
Avvicinarsi alla parete, posizione supina con arti inferiori piegati e piedi in appoggio alla parete. Allungare lentamente gli arti inferiori e mantenere la posizione eseguendo 5/6 respirazioni complete. Ripetere l’esercizio per 5/6 volte.
Esercizio 16
Posizione supina, flettere lentamente e completamente gli arti inferiori e con l'aiuto delle mani avvicinarli al petto. Eseguire 3 respirazioni complete. Allungarsi distendendo gli arti inferiori e portando le braccia ben distese sul prolungamento del busto. Eseguire 3 respirazioni complete. Ripetere l’esercizio per 3/4 volte.
Esercizio 17
Posizione seduta. Piegarsi lentamente in avanti fino a toccare terra con le mani, eseguire 3 respirazioni complete. Tornare lentamente nella posizione di partenza.. Ripetere l’esercizio per 6/7 volte.
Esercizio 18
Posizione eretta, schiena e nuca in appoggio alla parete, arti inferiori piegati. Piedi distanziati tra loro di 15/20 cm, altrettanta sarà la distanza dei piedi dalla parete. Piegare lentamente la colonna in avanti fino a toccare terra con le mani. Eseguire tre respirazioni complete e ritornare lentamente nella posizione di partenza. Ripetere l’esercizio 5/6 volte.