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Dott. Giovanni Vitale
La nevralgia di Arnold

LA SINDROME D'ARNOLD ( nevralgia cervico-occipitale)

A cura del dr. G. Vitale - Algologo

Nevralgia cervico-occipitale da compressione dei nervi cervicali superiori e del nervo grande occipitale in corso di cervico-artrosi. Si manifesta con dolori unilaterali della nuca e dei 2/3 posteriori del cranio, con spasmi muscolari, con conseguente rigidità ed iperalgesia o iperestesia della nuca.

Cos’è?

E’ una nevralgia da irritazione del nervo di Arnold, un nervo che origina dalla branca posteriore della 2° radice cervicale.

Incidenza

Patologia rara, ma non rarissima, facilmente confusa con alcune algie craniche, come la cefalea post-traumatica e la cefalea cervicogenica.

La cause

Le cause più frequenti di nevralgia occipitale vanno ricercate nei traumi della regione cervicale, nella patologia degenerativa-artrosica e nell’artrite reumatoide. Tuttavia spesso l’eziologia rimane sconosciuta, anche dopo che sono stati espletati tutti gli accertamenti neuroradiologici del caso (Rx del passaggio occipito cervicale e tratto cervicale, TAC, RMN possono essere negative)

Sintomi

Nella forma tipica si tratta di crisi ad esordio spontaneo con dolore trafittivo a carico della nuca e si irradiano nella regione occipitale, da un lato del capo. Nella forma atipica il dolore può essere continuo e anche bilaterale.

La diagnosi

Si basa sulla obiettiva, possibilità di provocare la comparsa del dolore tipico comprimendo il nervo all’emergenza cranica, nel punto di Arnold, cioè 2 cm a lato della protuberanza occipitale. Inoltre è quasi sempre presente una zona di alterata sensibilità (allodinia, iperestesia – ipoestesia, disestesia ).

La terapia può essere:

  • Farmacologica

  • chirurgica mini-invasiva

  • chirurgica invasiva

La terapia farmacologica è spesso insoddisfacente

I farmaci più indicati sono i FANS e gli anticonvulsivanti, da soli o in combinazione, servono a ridurre le scariche neuronali ectopiche.

La terapia farmacologica che non porti almeno ad un miglioramento significativo entro le tre -cinque settimane dal primo impiego pone delle indicazioni chirurgiche.

Il trattamento inadeguato porta alla cronicità del dolore che da nocicettivo diventa di tipo “ neuropatico” con aumentate difficoltà per la risoluzione del problema.

Prima di procedere ad un approccio chirurgico invasivo, L'infiltrare del nervo di Arnold con corticosteoidi e anestetico locale può avere una valenza diagnostica e in alcuni casi risolutivo

Nel caso di fallimento della terapia farmacologica ed infiltrativa, si può ricorrere all'approccio chirurgico mini-invasivo

La terapia chirurgica nella sindrome di Arnold

Consiste nella sezione del nervo occipitale al di sotto delle fasce muscolari della nuca. E’ praticamente risolutiva, poiché la scomparsa dei dolori è immediata e quasi sempre definitiva, in quanto le recidive sono molto rare. Tuttavia quale complicanza costante e obbligata vi è l’anestesia completa nel territorio di competenza del nervo.

La terapia con radiofrequenza nella sindrome di Arnold

La stimolazione elettrica del nervo periferico nella sindrome di Arnold

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