LA RADIOFREQUENZA
A cura del dr. G. Vitale - Algologo
E' una tecnica chirurgica mini-invasiva che procura l'interruzione temporanea o definitiva dello stimolo doloroso. Nel primo caso parleremo di RF pulsata (o PRF) e nel secondo di RF convenzionale.
L’uso delle correnti di RF per la terapia del dolore spinale si deve al dr. Sluijter, che nel 1980 introdusse nella pratica clinica cannule che consentivano un trattamento mirato in prossimità delle formazioni nervose. Nel 1996 lo stesso Sluijter rendeva disponibile la prima macchina a radiofrequenza pulsata (PRF).
Si tratta d'impulsi elettromagnetici che liberano correnti in modo continuo a due ‘pacchetti’ al secondo. Ogni pacchetto attivo dura 20 msec, cui segue un periodo di silenzio elettrico della durata di 480 msec.
La tecnica della radiofrequenza pulsata non procura danni anatomici irreversibili, ma produce un effetto di modulazione degli impulsi algici.
La radiofrequenza (RF) convenzionali è legata alla temperatura impostata, di solito da 50 C° a 90C°. temperature che procurano danno anatomico di solito irreversibile.
Ma dove agiscono esattamente le RF?
“Le RF continua o pulsata agisce in prossimità dei nervi, gangli, e/o delle vie del dolore alterando con modalità diverse la funzionalità di particolari nervi o fibre nervose. Si tratta di un metodo testato e validato per alleviare il dolore, soprattutto quando la terapia farmacologica od altre terapie hanno fallito. Uno dei vantaggi delle RF è che permette di essere precisi (nella scelta della temperatura, nella quantità di correnti erogate), efficaci e sicuri. La sicurezza deriva dal fatto che prima di effettuare la procedura si può eseguire un test con correnti di frequenza diversa e capire, così, dalla voce del paziente, l’azione di una particolare corrente sul suo dolore”.
Come si svolge una procedura di RF a scopo antalgico?
"Il paziente viene ricoverato in ospedale con modalità di Day Surgery. Dopo la somministrazione di anestesia locale, il medico usa i raggi X per guidare aghi particolari, nell’area target. Dopo averli posizionati correttamente l'ago conduttore, si passa alla fase della stimolazione per assicurarsi che siano stati correttamente inseriti. A questo punto viene inserito un elettrodo è collegato alla macchina di radiofrequenza per procurare la lesione. Durante il processo, un generatore trasmette corrente a RF alla punta dell’ago non isolata, per ricondizionare o interrompere il funzionamento del nervo che manda segnali di dolore al cervello. Questo tipo di procedura chirurgica non è doloroso e non produce cicatrici cutanee".
Ci sono rischi connessi alla PRF?
"La PRF è ritenuta una procedura efficace e sicura se eseguita da uno specialista esperto e presso Centri riconosciuti. Come tutte le procedure chirurgiche necessita di un consenso informato e le possibili complicazioni rare, sono: ematomi, infezioni, stati emorragici di lieve entità La selezione dei pazienti è obbligatoria, per aumentare il successo della tecnica e ridurre le possibili complicazioni."
Quali sono le indicazioni principali della PRF?
Chiunque soffra di dolore cronico è un potenziale candidato. La strategia terapeutica antalgica viene sempre discussa e scelta dal paziente, insieme allo specialista antalgico di riferimento, e personalizzata in base all’intensità e durata del dolore.
Oggi, diciannove anni dopo la sua prima applicazione, possiamo dire che ci sono situazioni cliniche in cui la PRF sembra dare i migliori risultati.
Si tratta:
dolore radicolare cervicale;
nevralgia del trigemino;
nevralgia del nervo occipitale di Arnold;
dolore cronico alla spalla, non responsivo ai farmaci, infiltrazioni ecc;
dolore lombalgico cronico, secondario a sindrome delle faccette articolari e radicolari;
certi dolori pelvi perineali, sindrome del pudendo.
Siti di denervazione da radiofrequenza
denervazione delle faccette vertebrali. Viene denervata la branca mediale del ramo dorsale del nervo spinale, nel canale di Luska. Il trattamento si propone di togliere il dolore connesso alle patologie flogistiche-degenerative delle faccette articolari vertebrali, responsabili del cosiddetto “mal di schiena”. Si può attuare a livello cervicale, toracico e lombare. È indicato nelle patologie di natura osteodegenerativa-reumatica non responsive al trattamento farmacologico o in caso di trattamento efficace ma intollerato per effetti collaterali;
denervazione del nervo grande occipitale (nevralgia di Arnold) con ottima efficacia per guarire la cefalea violenta nella sede posteriore del cranio;
denervazione dell’articolazione sacro-iliaca: consiste nell’ablazione delle ramificazioni laterali afferenti che decorrono tra la regione sacro iliaca dolorante ed i forami sacrali posteriori (rappresenta il 20% delle cause di dolore lombare);
denervazione del nervo femoro-cutaneo laterale nella patologia denominata meralgia parestesica (neuropatia da intrappolamento del nervo femoro-cutaneo laterale che dà dolore alla coscia della gamba);
termorizotomia retrogasseriana trigeminale percutanea. È indicata nelle nevralgie essenziali del trigemino. Consiste nel raggiungere la struttura nervosa detta Ganglio di Gasser, posta all’interno della scatola cranica, da cui si dipartono i rami periferici che innervano il viso.
denervazione dei nervi nelle protesi doloranti e nelle artrosi gravi.
E’ vero che la PRF ha una durata limitata?
"Il sollievo dal dolore della PRF può durare dai tre fino, addirittura, ai 12 mesi, un periodo lunghissimo per chi soffre quotidianamente di dolore cronico. Se, poi, pensiamo che la procedura si esegue su paziente sveglio, in anestesia locale, e che consiste nell’introduzione di uno o più aghi sottili in aree specifiche e che la terapia non crea danni cerebrali, credo che si possa dire che l’avvento delle RF abbia determinato una svolta nelle tecniche per il controllo del dolore".
Prestazioni eseguibili presso gli studi medici di BRINDISI - MESAGNE - TARANTO - ROMA
Posso esserti utile?
E' impensabile che un dolore fisico provato per anni non sia in grado di creare alterazioni anche a livello mentale ed emozionale. Se hai un dolore cronico che dura da mesi, cosa aspetti a prenotare una visita?